Apple condannata a pagare 318 milioni al tesoro italiano

tribunali di prova

Negli ultimi anni abbiamo parlato problemi che Apple ha dovuto affrontare sia nell'Unione Europea che negli Stati Uniti per presunta evasione delle tasse, stabilendo la sua base principale in Irlanda, dove l'imposta sulle società è quasi inesistente. Il Congresso degli Stati Uniti è dietro ai ragazzi di Cupertino proprio per lo stesso motivo, dove viene accusato di evadere le tasse, quando solo il 30% di tutti i soldi che l'azienda muove è fatto nel Paese. Qualche mese fa vi abbiamo informato dei piani del governo italiano di esaminare a fondo la società per vedere se evade le tasse nel paese.

Unendo la filiale irlandese, la società madre di tutta Europa, alle operazioni economiche dell'azienda nel paese, anche se sicuramente fa lo stesso in tutti i paesi, la filiale italiana avrebbe potuto risparmiare fino a 880 milioni di dollari tra il 2008 e il 2013. A quanto pare la società di Cupertino avrebbe raggiunto un accordo con la tesoreria italiana per erogare 318 milioni di euro per portare a termine le indagini iniziate pochi mesi fa e che potrebbero significare per Apple il pagamento una cifra ben superiore a quella pattuita.

Finora, Apple si era sempre giustificata affermando di essere sempre dipesa dalla filiale irlandese chi è quello che guadagna davvero vendendo alle filiali nei paesi in cui i dispositivi vengono venduti con un margine molto piccolo che difficilmente offre loro un profitto, quindi pagano quasi sempre pochissime tasse nonostante i soldi che l'azienda sposta. In Italia, ad esempio, l'imposta sulle società è del 27,5% mentre l'Irlanda in teoria è del 12,5%, ma dopo gli accordi raggiunti con il governo irlandese, Apple pagherebbe solo il 4% come imposta sulle società.


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