Apple si è unita al resto delle principali piattaforme video nella lotta alla pirateria dei contenuti audiovisivi. Apple ha impiegato un anno per rendersi conto che il suo Apple TV + non fluiscono solo su Internet dai tuoi server.
Ora fa parte dell'Alleanza per la creatività e l'intrattenimento (ACE), un'associazione creata dalle principali piattaforme video del mondo per combattere la pirateria del materiale audiovisivo. Vedremo se riescono a sradicare subito questa pratica fraudolenta di "scaricare film da Internet".
Ho un amico che ride spesso di me. Sono iscritto a Movistar +, Amazon Prime, Netflix e Disney +. Non è su nessuna piattaforma. Bene, guarda tutti i contenuti che desideri da queste piattaforme e da tutti gli altri senza alcun problema, senza essere iscritto a loro e senza pagare un euro. Lo trovo brutto, molto brutto. Vorrei solo che non ci fossero molti utenti come lui e che finissero per chiudere i server che ospitano materiale piratato. Il cane è morto, la rabbia è morta.
E questa è la volontà dell'Alleanza per la creatività e l'intrattenimento. L'ACE è un'associazione il cui obiettivo principale è combattere la pirateria dei contenuti audiovisivi che circolano su Internet. Apple ha appena aderito a questa associazione, per difendere i propri diritti contro coloro che violano il famoso «Copyright«.
ACE è la forma delle grandi case di produzione americane
Apple sarà nel consiglio di amministrazione del gruppo, insieme ad Amazon e ai sei membri del Associazione cinematografica: Disney, NBCUniversal, Netflix, Paramount, Sony Pictures e Warner Bros. L'ACE è stato creato nel 2017. Netflix è stato l'ultimo ad aderire lo scorso anno.
ACE indaga siti web e server che incoraggiano la pirateria e i venditori di hardware che può aiutare a facilitare all'utente finale tale download fraudolento. Tali servizi illegali offrono spesso film illimitati e TV in diretta a un prezzo mensile ben al di sotto delle tariffe di mercato e talvolta affermano di avere accesso legittimo a contenuti piratati.
L'alleanza si sta presentando cause legali e ha già vinto significative cause legali contro tali operatori, spesso costringendoli a terminare i loro servizi. Il problema nasce quando tali server sono ospitati in paesi in cui le leggi antipirateria sono generalmente molto permissive.
Toni, in Spagna, e dall'inclusione della controversa «Canon for private copying», che, come indica il nome, addebita un costo aggiuntivo per l'acquisizione di qualsiasi elemento, attrezzatura o formato in grado di copiare un file digitale (anche se sono filmati o fotografie proprie).), scaricare un file digitale per il proprio consumo non è un crimine. Altra cosa è la pagina web che si arricchisce della pubblicità ottenuta dalla diffusione dei link per il download, dato che, se penalizzata, a scopo di lucro.
Il tuo amico non sta commettendo alcun crimine, almeno con la legge spagnola in mano, dal momento che pagare il "canone" lo protegge automaticamente. Un'altra cosa è che in seguito ha realizzato un profitto in qualche modo, il che non sembra essere il caso.
Potremmo inserire tutte le valutazioni etiche e sicuramente in molte sono d'accordo con te. Non essere così duro con il tuo amico ... 😉
Buon affare. Bene, rettifico. Il mio amico è nel rispetto della legge, ma quello che fa è molto brutto ... Salut! 😉