L'Australia oggi ha il servizio Apple Pay stabilito in molte banche del paese, ma ci sono quattro di queste entità che si oppongono alle clausole di utilizzo di questo servizio: Commonwealth Bank of Australia, Westpac Banking Corporation, National Australia Bank e Bendigo e Adelaide Banca, quale rifiutano assolutamente di cedere alle rigide regole del servizio di pagamento Apple Pay e vogliono che l'NFC venga aperto. In questo caso hanno redatto e inviato all'ACCC un documento di 137 pagine in cui si sostiene che Apple stia agendo in maniera "intransigente, chiusa e troppo controllata".
Con questo rifiuto, quello che vogliono perché tutti lo comprendiamo più chiaramente, è consentire l'utilizzo dell'NFC per il pagamento con dispositivi Apple con altri servizi offerti da banche totalmente estranee ad Apple Pay. Ovviamente questo è qualcosa che non crediamo accadrà poiché in altre occasioni l'azienda di Cupertino ha già affermato che l'NFC con Apple Pay è stato chiuso per proteggere gli utenti dalle minacce alla sicurezza e che il loro "Hardware, software e servizi come Apple Pay sono completamente integrati tra loro per offrire la massima sicurezza possibile all'utente".
Si tratta di un conflitto sul tavolo da molto tempo ed ovviamente è una pretesa per gli utenti di queste entità bancarie poter scegliere se utilizzare o meno Apple Pay, poiché in questo caso non hanno quella possibilità e quindi le banche stringono la compagnia di Tim Cook, attraverso questi tipi di confronti che le hanno portate addirittura al ACCC (Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori) cedere all'apertura della NFC. Resta da vedere a cosa risponde l'ACCC in questo caso.